Entra “in fiducia” con il Mental Training!

Entra “in fiducia” con il Mental Training!

Lavorare sull’autoefficACia per migliorare il senso di padronanza e sicurezza

Lavorando con giovani atleti e calciatori, noto che uno degli aspetti più importanti da potenziare sia l’autoefficacia, abilità mentale grazie alla quale il livello prestativo generale può mediamente aumentare in modo considerevole facendo perno sul senso di padronanza che il calciatore sviluppa in ciò che fa.

“Entrare in fiducia”, di fatto, significa proprio questo: attivare uno stato mentale positivo nel quale il giovane calciatore riesce a migliorare la percezione personale di efficacia, generando un’aumentata consapevolezza circa gli atteggiamenti, le azioni ed i comportamenti utili a fornire prestazioni di livello.

L’acquisizione di fiducia nei propri mezzi rende infatti l’atleta maggiormente predisposto a sviluppare proattività nel contesto di gioco, ed ad assumersi qualche rischio in più,  ponendosi obiettivi in partita che siano rilevanti ed ambiziosi.
E basati su una sensazione di sicurezza e di efficacia personale capaci di portarlo a “crederci”.

Quando lavoro con i ragazzi, l’aspetto legato allo sviluppo di un equilibrato concetto di sé (ciò che il ragazzo pensa di se stesso come calciatore e come persona) ed un’appropriata valutazione di sé, ovvero l’autostima (intesa come valutazione positiva o negativa di sé) consentono un accurato lavoro sul potenziamento di abilità mentali in grado di generare attivazioni emozionali adeguate nel prepartita, durante la partita e nel post partita.

Acquisire sicurezza  deve essere un processo non derivante esclusivamente da fattori “esterni” o contingenze positive (es. “il mister mi incoraggia ed allora gioco meglio”) bensì deve essere frutto di un lavoro consapevole e graduale sulle variabili individuali e personali che possono essere direttamente controllate dall’atleta, ovvero gestire in prima persona indipendentemente da interventi o situazioni esterne.

Non si deve insomma entrare in fiducia perché è accaduto qualcosa di positivo oppure perché un gesto tecnico è avvenuto in modo corretto e vincente, ma si deve altresì lavorare per stimolare un calciatore ad entrare in fiducia:

  • ancor prima che un episodio positivo accada
  • per fare in modo che aumentino le probabilità che esso accada
  • per limitare le conseguenze negative dell’errore
  • per sviluppare capacità di resilienza alla frustrazione
  • per mantenere adeguata concentrazione
  • per gestire positivamente le proprie emozioni
  • per accrescere il proprio grado di proattività nella ricerca di soluzioni
  • per mantenere un atteggiamento improntato all’autodeterminazione

Il Mental Training, tra le altre cose, lavora molto su questi aspetti coinvolgendo il ragazzo in un processo collaborativo in cui acquisisce competenze, nuovi metodi di lavoro e strumenti operativi ed applicativi.

 

Dott. Fabio Ciuffini
Mental Trainer & Psicologo dello Sport
Sito Web Personale
Tel. 3200298136
(anche tamite WhatsApp)
ciuffinifabio@gmail.com

 

 

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