La preparazione al passaggio di categoria
La preparazione al passaggio di categoria : facilitare un processo di adattamento nel giovane calciatore
Un giovanissimo calciatore andrà incontro con la crescita ad una serie di graduali passaggi di categoria che comportano cambiamenti a cui il ragazzo andrebbe preparato da un punto di vista psicologico, oltre che squisitamente tecnico.
Le novità più significative sono infatti relative a:
Una variazione nelle nozioni basilari di gioco (le dimensioni del campo, le modifiche di alcune regole adottate durante la partita, come ad esempio l’introduzione del fuorigioco, la crescita dell’importanza della preparazione fisica, nuovi concetti di natura tattica);
Una modifica nell’atteggiamento del mister che si trasforma progressivamente da educatore ad allenatore (con conseguente evoluzione delle dinamiche interpersonali);
L‘introduzione di criteri selettivi e metri di giudizio che aumentano la competitività complessiva nell’intra-gruppo (nella squadra) ed inter-gruppo (tra squadre);
Un maggior impegno dal punto di vista del numero e dell’intensità degli allenamenti, oltre che della durata media di una partita.
La preparazione al passaggio di categoria necessita che, affinché il livello di assimilazione e di successivo adattamento ai cambiamenti avvenga in modo positivo, una scuola calcio si adoperi su due fronti:
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nei confronti della squadra, che deve essere informata ed introdotta ai cambiamenti che troverà nella stagione successiva (ad esempio facendola familiarizzare con il campo di dimensioni più ampie) attraverso un buon programma di lavoro con obiettivi definiti e graduali. Tra di essi è opportuno introdurre innanzitutto una verifica delle aspettative dei giovani calciatori rispetto a ciò che troveranno nel loro cammino di crescita sportiva.
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nei confronti della famiglia, la quale può trovarsi disorientata davanti ad alcuni ritmi diversi che possono modificare piccole abitudini acquisite allo scopo di rendere compatibile la vita familiare con quella sportiva.
Affinché questo processo sia lineare, è opportuno che i ragazzi non si sentano forzati, ma rispettati anche nelle loro eventuali difficoltà di adattamento alle nuove situazioni, soprattutto grazie un’attenta trasmissione di fiducia e di rispetto.
Dr Fabio Ciuffini – Psicologo, Consulente Area Psicologia dello Sport