Concentrazione di gruppo nel calcio: come possiamo gestirla?

La concentrazione di gruppo è un fattore particolarmente importante nel calcio, sport che necessita della capacità di dosare adeguatamente le risorse attentive in modo ben finalizzato.

Ciò nonostante non è mai stato un fattore particolarmente studiato nel corso del tempo dal punto di vista della sua applicazione sui campi di gioco a livello di squadra o reparto, malgrado i gol subiti nel finale di tempo (primo o seconda che sia) siano statisticamente frequenti.

Dobbiamo stare più concentrati nel finale di gara” è forse una delle frasi che maggiormente ascoltiamo nel dopo partita, tuttavia si lavora sulla concentrazione soltanto (e comunque ancora raramente) attraverso visualizzazioni e tecniche di gestione dell’attenzione di tipo individuale (in ogni caso importantissime).

Tuttavia la concentrazione e l’attenzione di gruppo, nel complesso, sono elementi sui cui è possibile intervenire attraverso dei training specifici che possono essere effettuati sul terreno di gioco. Non basta, quindi,  invitare alla concentrazione affinché i ragazzi in campo pongano attenzione a ciò che fanno.

Partiamo da un esempio: cosa accade quando un difensore è fortemente concentrato nell’aggredire il portatore di palla avversario?

Bene, accade semplicemente che la sua visione periferica ne è fortemente condizionata al punto che, con grande difficoltà, il calciatore riesce a vedere bene quel che accade intorno a lui, compresi i movimenti degli avversari.

Dato che la concentrazione è infatti un modo per focalizzare e trattenere l’attenzione su un dato evento, è evidente che le informazioni circostanti non potranno essere elaborate correttamente e globalmente.

E allora?

Allora è necessario che i compagni di gioco, consapevoli di questo meccanismo, si adoperino affinché le zone d’ombra del compagno concentrato sull’avversario diminuiscano considerevolmente attraverso la loro copertura ed intervento dirigendo il proprio focus attentivo sui movimenti specifici dei competitori, controllando e limitando il cosiddetto “fattore sorpresa”.

Quale può essere, infatti,  un errore frequente che osserviamo sul campo?

Se un difensore centrale o un esterno basso non pone attenzione alla copertura del proprio “collega di reparto” veicolando le proprie risorse attentive in modo più esterno (ovvero seguendo l’azione e gli smarcamenti dei giocatori dell’altra squadra), e commettendo l’errore di affiancare “mentalmente” il proprio compagno nel pressing specifico sul portatore di palla (seguendo con gli occhi solo i due giocatori che si affrontano), diminuirà la possibilità di monitorare i movimenti degli avversari.
Ne esce così penalizzata la visione periferica che definirei “di reparto”, ovvero la capacità della squadra in fase difensiva di controllare possibili eventi improvvisi che possano arrecare danno alla propria squadra (ad esempio un attaccante che si inserisce rapidamente in uno spazio aperto).

La conoscenza di queste dinamiche di tipo attentivo è ovviamente anche “sfruttabile” in senso positivo, dal momento che la capacità di veicolare l’attenzione del singolo e del gruppo in modo integrato e complementare tra i compagni di squadra, favorisce la possibilità di “attaccare”  l’avversario proprio in quei momenti della partita in cui la stanchezza, e quindi il livello di attenzione, tende fisiologicamente a calare.

Se consideriamo che statisticamente il tempo effettivo di gioco è al massimo pari a 2/3 dell’intera partita, capiamo bene come recuperare energie attentive e dunque concentrazione sia ampiamente alla portata.
In tal modo, infatti, viene favorita la possibilità che una squadra riesca a convogliare in modo adeguato e selettivo le proprie “risorse mentali” nelle varie fasi di gioco, anche grazie all’aiuto di specifici accorgimenti che limitino il dispendio di attenzione in attività inutili (ad esempio, per un portiere, andare a protestare platealmente con l’arbitro per un calcio di rigore assegnato agli avversari, anziché concentrarsi sul tiro dal dischetto cui dovrà far fronte).

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