Lo stress nei giovani calciatori: da cosa dipende?
Lo stress nei giovani calciatori: da cosa dipende?
L’idea per cui un bambino è sempre pieno di energie a tal punto da non poter vivere, come gli adulti stati di stress, non è certamente un buon inizio nel tentativo di comprendere quanto invece possano essere gravosi alcuni ritmi per una giovane che pratica uno sport impegnativo come il calcio.
Tornei, gare nel fine settimana ed allenamenti, oltre a costituire un’occasione di divertimento e di confronto sociale, possono tuttavia comportare anche qualche sovraccarico, che va saputo leggere e su cui è possibile intervenire, dosando eventualmente le energie anche in relazione agli impegni scolastici e personali.
I bambini non sono tutti uguali e la loro capacità di tolleranza allo stress è ovviamente soggettiva e dipendente anche da fattori situazionali e familiari contingenti.
Secondo Passer (1981) sono 6 gli elementi che incidono sullo stato di stress nei giovanissimi atleti e che possiamo ben adattare ai giovani calciatori:
- il tipo di disciplina (se di gruppo produce meno stress)
- l’importanza della gara (più importanza=più stress)
- il risultato (la vittoria riduce lo stress, la sconfitta lo aumenta)
- l’autostima (meno autostima=più stress)
- aspettative di successo (più crescono, più è alto lo stress)
- livello congenito di ansia (direttamente proporzionale allo stress)
E secondo te, qual’è il più importante? Raccontaci la tua esperienza!
Le aspettative di successo perché sono gestite dalla famiglia e quindi dipendono dalla “preparazione” della famiglia.
Le aspettative di successo e l’idea che lo sport sia una forma di riscatto sociale incide, non vi è dubbio, sul modo con cui il giovane calciatore vive lo sport.