Scouting e Osservazione del talento: indici motivazionali

Scouting e Osservazione del talento: indici motivazionali

Si può “osservare” la motivazione durante una sessione di scouting in partita o in allenamento?

Seguendo le indicazioni del nostro modello di lavoro denominato TT-CM, tecnica, tattica e comportamento manifesto, esistono alcuni elementi osservabili di natura comportamentale e di origine psicologica in grado di aiutare un talent scout a questo scopo.

In questo senso la nostra stesura della RTI (Relazione Tecnica Integrata) richiede la collaborazione di un professionista psicologo in grado di monitorare, rilevare e raccogliere alcuni fattori che possano aumentare il grado di informazioni disponibili su un ragazzo potenziandone la quantità e la qualità e rendendo l’osservazione maggiormente precisa e predittiva.

INDICATORI MOTIVAZIONALI OSSERVABILI IN PARTITA

Innanzitutto una premessa: la motivazione ha due componenti essenziali, una interna ed una esterna. Gli indicatori interni rappresentano i fattori che incidono maggiormente sulla prestazione di un giovane calciatore. Da questo punto di vista per un osservatore è molto difficile comprendere quale sia la causa principale della reale propulsione personale del ragazzo e da cosa essa sia determinata, data la grande “intimità” e soggettività che la contraddistingue. Normalmente la motivazione intrinseca è infatti frutto di una serie di elementi legati alla propria rappresentazione di sé, ad un orientamento più o meno spiccato nei confronti del compito e alla socializzazione.

Tuttavia una motivazione efficace è comunque parzialmente rilevabile in campo monitorando una serie di comportamenti manifesti che possono essere frutto sia di tali fattori intrinseci che di variabili di natura estrinseca (ovvero non determinate dalla personalità e volontà del ragazzo ma dipendenti dalla presenza di rinforzi o premi esterni successivi alla prestazione). Ciò che non è in ogni caso evidenziabile è la loro costanza, resa nota solo grazie ad una maggior conoscenza diretta del ragazzo e da osservazioni ripetute nel tempo*.

Ma vediamo quali sono..

Il modello TT-CM prevede la possibilità di osservare:

1. Impegno costante in partita o in allenamento (corsa, sacrificio, partecipazione emotiva e relazionale proporzionata alla stanchezza risultante dal minutaggio di gioco).

2. Tolleranza alla frustrazione (sostenuta dalla motivazione intrinseca al successo)

3. Propensione per le emozioni positive (partecipazione alla gioia collettiva, espressioni di soddisfazione)

4. Capacità di autocorrezione in partita (riuscire a modificare un gesto a seguito di errore)

5. Attenzione focalizzata

6. Uso della fisicità in partita, in allenamento e durante il riscaldamento (utilizzo del corpo, postura, protezione della palla). Essa accompagna spesso un atteggiamento “motivato” da parte dell’atleta.

7. Motivazione alla socialità (dettata da un indice di coesione importante, ovvero la disponibilità a sacrificarsi per la squadra). Tale elemento è particolarmente utile in specifici ruoli del campo e segnale molto positivo specialmente in calciatori orientati alla fase offensiva e di maggior talento tecnico che sono mediamente meno portati all’altruismo data la necessità di ottimizzare al meglio le proprie risorse nella finalizzazione del gioco.

Nota esplicativa per il lettore

La motivazione interna e quella esterna offrono entrambe, come abbiamo visto, la possibilità di rilevare sul campo indicatori comportamentali funzionali in grado di coglierne alcuni aspetti visibili, che necessitano tuttavia di successivi approfondimenti diretti con il ragazzo al fine di valutarne meglio gli aspetti più profondi e non osservabili da bordo campo.

In questo senso la figura dello Psicologo può intervenire anche attraverso il ricorso a colloqui e strumenti di sua specifica pertinenza qualora, al di là della semplice segnalazione, l’equipe di scouting (formata non solo dall’osservatore tecnico ma anche da altre professionalità collegate, come proposto dal nostro modus operandi) avesse la possibilità di seguire il ragazzo nel tempo.

Grazie infatti alla disponibilità personale del giovane ed a quella della famiglia, il colloquio con uno Psicologo consulente in Psicologia dello Sport offre la possibilità comprendere meglio e predire la costanza a lungo termine dell’impegno del calciatore nell’identificare con più accuratezza (e nel migliorare) il suo orientamento nei confronti delle prestazioni.

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Dr Fabio Ciuffini, Psicologo, Consulente Area Psicologia dello Sport

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