
Il “controllo” del calciatore
Il “controllo” del calciatore
Sono decisamente numerosi gli aspetti controllabili di una performance da parte dei calciatori, ovvero quegli elementi verso i quali l’atleta può agire direttamente al fine di influenzarne positivamente l’effetto potenziale: l’apprendimento, il gesto tecnico, la coordinazione del movimento, la lettura attiva delle dinamiche di gioco, la comunicazione, la preparazione fisica e la preparazione mentale (attenzione, gestione dell’ansia e dello stress, valutazione della motivazione, impegno, determinazione, aggressività, sviluppo di atteggiamenti positivi ed autoefficacia).
Tuttavia molti di essi investono gran parte del proprio tempo nel discutere in modo non finalizzato dei possibili aspetti sui quali il margine di controllo diretto è pari allo zero: il terreno di gioco in pessime condizioni che sfavorisce il gesto tecnico, le condizioni metereologiche, la qualità dell’avversario che incute un certo timore reverenziale, le decisioni del direttore di gara, un contesto di pubblico difficile.
Fattori che frequentemente influenzano in modo negativo il suo stato d’animo ed il livello attentivo generale.
Attraverso il Mental training è possibile tuttavia affrontare tali criticità in modo che anche dalla valutazione del fattore incontrollabile sia possibile “estrarre” un’utile opportunità per sviluppare proattività verso l’unico aspetto controllabile: l’atteggiamento nei suoi confronti (ad esempio immaginando in modo finalizzato e positivo un movimento in un terreno di gioco particolarmente ostile dopo una pesante pioggia, trovare il lato positivo nella presenza di un pubblico ostile).
Per conoscere meglio scopi e finalità di un percorso di mental training, clicca qui.
Dr Fabio Ciuffini
Psicologo dello Sport&Mental Trainer
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