
Scuola Calcio: programmazione annuale Piccoli Amici (5-7 anni)
SCUOLA CALCIO: PROGRAMMAZIONE ANNUALE PICCOLI AMICI
L’inizio dell’attività sportiva deve essere preceduto da un’attenta e scrupolosa programmazione. La Società di calcio moderna, definiti gli organici tecnici, deve provvedere di concerto tra il Responsabile Scuola Calcio, il Responsabile Tecnico (se presente) e gli istruttori (formatori) a definire i piani attuativi per la stagione entrante. Ciò è importante per definire un percorso operativo comune e degli obiettivi tecnico-cognitivi da raggiungere prefissati in sede di programmazione. Troppo spesso vediamo pseudo istruttori operare sui campi di calcio, in particolare con i bambini piccoli, adottando il principio dell’improvvisazione, senza la necessaria preparazione metodologica, senza sapere “chi abbiamo davanti”. Questo post vuole essere da stimolo per tutti coloro che si approcciano ai bambini in qualità di istruttori (educatori) dei più piccoli, quelli che, per intendersi, urlano, rincorrono un pallone eccitati e vogliosi di DIVERTIRSI, GIOCARE e IMPARARE.
Buona lettura
Quali sono le caratteristiche tipiche dei bambini di questa età?
- gracilità scheletrica;
- adeguata coordinazione generale;
- assenza del controllo segmentario;
- difficoltà di controllo spazio-temporale;
- forza limitata;
- scarsa velocità
Sviluppo emozionale, affettivo e sociale:
- incapacità parziale o totale di collaborazione (egocentrismo tipico dell’età)
- difficoltà di attenzione e concentrazione;
- difficoltà a capire le spiegazioni astratte;
- dipendenza dall’adulto
Quali obiettivi sono perseguibili con i piccoli amici?
Obiettivi educativi (relativi alla sfera della personalità)
Area affettiva e sociale
- socializzare
- promuovere l’iniziativa individuale
- vincere la paura del contatto con il suolo e con l’avversario
- promuovere l’ordine, la puntualità, la custodia e il rispetto del materiale in uso
Area cognitiva
- conoscere e rispettare le regole
- conoscere e rispettare le persone
Obiettivi motori (relativi alla sfera fisico motoria)
Area motoria
- schemi motori di base, lateralizzazione, capacità senso percettive
- capacità coordinative: reazione, combinazione, equilibrio statico, dinamico e monopodalico, differenziazione, orientamento spazio temporale, fantasia motoria
- capacità condizionali: rapidità e mobilità articolare
Obiettivi didattici (relativi al gioco del calcio)
- sviluppare l’interesse verso il gioco del calcio
- Regole fondamentali del gioco:
- non giocare con le mani
- non spingere avversari e compagni
- non trattenere e non dare calci all’avversario
Principi fondamentali del gioco:
- attaccare la porta avversaria per segnare un gol
- difendere la propria porta per evitare di subire un gol
Condotte motorie primarie:
- con la palla:
- ricevere/fermare la palla
- guidare la palla
- calciare la palla
- senza palla:
- muoversi per partecipare al gioco
Alla fine del ciclo formativo i Piccoli Amici dovranno:
SAPERE/COMPRENDERE |
|
SAPER FARE |
|
SAPER ESSERE/ACCETTARE |
|
PICCOLI AMICI: ipotesi di programmazione annuale per obiettivi
MESE | UNITÀ | OBIETTIVO GENERALE MOTORIO-COGNITIVO | OBIETTIVO TECNICO SPECIFICO |
Settembre | 1 | Sviluppo capacità senso percettive | Conoscenza della palla |
Ottobre | 2 | Equilibrio e sollecitazione rapidità e reazione | Correre con la palla |
Novembre | 3 | Organizzazione spazio temporale (vicino-lontano) | Calciare la palla da fermo |
Dicembre | 4 | Coordinazione oculo-manuale e oculo-podale | Ricevere la palla |
Gennaio | 5 | Coordinazione generale globale | Calciare la palla in movimento |
Febbraio | 6 | Consolidamento capacità senso percettive | Spostarsi senza palla (intercettare) |
Marzo | 7 | Equilibrio e sollecitazione rapidità e reazione | Capacità di controllare la palla in pressione |
Aprile | 8 | Consolidamento degli schemi motori di base | Spostarsi per ostacolare il portatore di palla avv. |
Maggio | 9 | Risolvere problemi motori in forma individuale | Guida della palla e calciare in movimento |
Quali contenuti proporre per il raggiungimento degli obiettivi? Quali consigli operativi?
- Rapporto unitario bambino-palla
- Utilizzare, se possibile, palloni di diverse dimensioni e pesi
- Ampio spazio ai giochi di avviamento (sviluppo degli schemi motori di base)
- Proporre difficoltà progressive nelle esercitazioni dal facile al difficile (vedi schema di esempio sotto)
DAL FACILE… | AL DIFFICILE |
1. Calciare la palla ferma
2. Ricevere la palla in posizione statica 3. Guidare la palla in linea 4. Passare la palla con le mani 5. Azione di attacco individuale (1>P) 6. Giocare solo in attacco 7. Traiettorie rotolanti 8. Attività che non richiedono abilità tecniche 9. Corsa in linea avanti 10. Gioco con le mani 11. Giocare in spazi ampi 12. Combinazione tecnica semplice (controllo e tiro) |
1. Calciare la palla in movimento
2. Ricevere la palla previo spostamento 3. Guidare la palla tra i coni 4. Passare la palla con i piedi 5. Azione di attacco collaborativa (2>1) 6. Alternare all’attacco, la difesa della porta 7. Traiettorie paraboliche 8. Attività che richiedono buone gestualità tecniche 9. Corsa diagonale avanti, corsa incrociata e all’indietro 10. Gioco con i piedi 11. Giocare in spazi stretti 12. Combinazione tecnica complessa (controllo, guida, finta, tiro) |
- Se le attività proposte risultano difficili per i bambini, applicare il principio della destrutturazione del gioco rendendolo più semplice (non è indicato insistere sull’uso del piede meno abile)
- Proporre giochi di sensibilizzazione con la palla.
- Proporre giochi o attività in spazi variabili con superiorità/inferiorità numerica.
- Proporre giochi a squadre in spazi ridotti (1>1, 2>2, 3>3) che danno un coinvolgimento maggiore e la possibilità di avere tante occasioni per venire a contatto con la palla.
- In una seduta di allenamento non far mai mancare il TIRO IN PORTA!
- Proporre giochi o percorsi motori a staffetta semplificati, con e senza palla, per stimolare la rapidità di esecuzione
- All’inizio della seduta di allenamento e tra un esercizio e l’altro NON CI DEVONO ESSERE TEMPI MORTI.
- Favorire la partecipazione al gioco di TUTTI, consapevoli che è grazie al gioco che si raggiungono gli obiettivi prefissati. L’istruttore dovrà stare attento a misurare il livello di partecipazione dei bambini con evidenti limiti motori e tecnici. A tal proposito DEVE IMPEDIRE che il gioco sia un momento di discriminazione. Grazie ad opportune strategie, si potrà agire sui più bravi affinché aiutino i compagni più in difficoltà.
- Lasciare LIBERTÀ DI PARTECIPAZIONE E ESPRESSIONE. Intervenire il minimo indispensabile (in particolare nei giochi di avviamento). Favorire la SPONTANEITÀ.
- Trasmettere ai bambini l’importanza dell’osservazione, del pensiero e a prendere l’iniziativa. Stimolare la curiosità di tutti.
- Durante la seduta di allenamento l’istruttore deve trovare il tempo di partecipare in PRIMA PERSONA all’attività; questo è un momento significativo per i bambini per ciò che riguarda l’affettività e i forti legami che si creano; si instaura, infatti, un rapporto più caldo, un clima più allegro e positivo (i bambini percepiscono che ci mettiamo a loro livello).
- AVERE PAZIENZA! I bambini molto piccoli HANNO BISOGNO DI TEMPO per IMPARARE A GIOCARE
- Durante l’attività è importante trasmette valori educativi al bambino per questo è necessario intervenire per ristabilire l’ordine e la disciplina in una situazione di eccesso comportamentale. Sottolineare e LODARE la tranquillità, la serenità, l’ordine di un gruppo squadra.
- Osservare e monitorare gli adattamenti e i progressi dei bambini (registrarli su apposite schede).
- Percorsi motori e capacità coordinative sono le fondamenta della TECNICA DI BASE.
- Ricordarsi che i bambini vengono al campo di allenamento per 3 MOTIVI PRINCIPALI:
- STARE IN COMPAGNIA (AMICIZIA)
- GIOCARE LA PARTITA
- FARE GOL (TIRO IN PORTA)
SCHEDA DI VALUTAZIONE PERSONALE
PREREQUISITI TECNICO-COGNITIVI | Insufficiente | Sufficiente | Discreto | Buono |
Interesse verso il gioco | ||||
Schemi motori di base | ||||
Coordinazione generale | ||||
Rapidità | ||||
Attitudine alla competizione | ||||
Spirito d’iniziativa | ||||
Capacità di scelta | ||||
Capacità di apprendimento | ||||
Ubiquità spaziale |
ELENCO DI PROBLEMI TIPICI DELL’ETÀ
PROBLEMA RILEVATO | POSSIBILE SOLUZIONE |
Eccessiva vivacità |
1. Abbattere il più possibile i tempi morti
2. Iniziare la seduta con giochi di avviamento in forma libera (supervisione degli istruttori) 3. Rapporto massimo istruttore bambino 1 a 10 4. A giochi impegnativi far seguire giochi semplici 5. Le punizioni preferibilmente sotto forma di gioco 6. Mantenere la giusta fermezza senza perdere il controllo |
Limitata capacità di attenzione |
1. Abbattere il più possibile i tempi morti
2. Limitare le spiegazioni al minimo necessario 3. Frazionare l’attività in vari step 4. Stimolare la curiosità e il coinvolgimento 5. Non aspettare la fine dell’allenamento per farli giocare |
STRUTTURA E SVILUPPO DELLA SEDUTA
La seduta avrà una durata massima di 90’ e sarà collocata all’interno dell’unità didattica costituita da 4-8 lezioni che identificano un obiettivo dominante per ogni area (motoria-cognitiva e tecnica specifica).
L’allenamento tipo sarà strutturato come segue:
- Gioco di avviamento e di coinvolgimento con un pallone per ciascun allievo 15’-20’
- Giochi di situazioni semplificati (1 stazione) 15’-20’
- Giochi a prevalente impegno individuale su una particolare condotta motoria (1 stazione) 15’-20’
- Giochi di situazioni semplificati (1 stazione) 15’-20’
- Gioco finale 15-20’
COMPORTAMENTI MOTORI PRIMARI | CAPACITÀ COORDINATIVE INTERESSATE |
Correre con la palla | Differenziazione- Ritmizzazione |
Colpire la palla | Combinazione – Differenziazione – Equilibrio |
Ricevere la palla | Equilibrio – Organizzazione spazio temporale – Differenziazione – Combinazione |
Muoversi senza palla | Orientamento spaziale – Organizzazione spazio temporale |
Invito alla lettura:
Il campionismo nel calcio. Giovani talenti oppressi dai sogni altrui di Roberto Nencini e Fabio Ciuffini
Il manuale del settore giovanile di Giorgio Molon
Buongiorno, volevo porvi questa domanda: é normale e giusto consegnare (come regalo di Natale), ai genitori dei bambini “primi calci” una scheda di valutazione dei propri ragazzini? Premesso che l’ho trovata un’iniziativa davvero sgradevole e poco professionale (anche perchè l’allenatore in questione è arrivato da poco più di due mesi…), mi chiedo se è normale dato che ai miei tempi una pantomima del genere con i bambini di 7 anni non si usava. Oltre alla valutazione sufficiente, insufficiente o buona per ogni competenza c’era anche una parte scritta di suo pugno come una vera e propria pagella scolastica…
È normale?
Grazie e buone feste!
Buongiorno Massimiliano
e piacere di conoscerti. In linea di massima la presa in carico del gruppo da parte del nuovo allenatore depone ad un atteggiamento improntato all’attenzione per ogni singolo bambino. Andare ad osservare e analizzare ogni singolo aspetto non è da tutti! Certo, il modo di proporre al bambino e alla famiglia dei “voti stile scuola” mi sembra un eccesso. Credo che la scheda tecnica individuale sia utile soprattutto all’allenatore (formatore ed educatore prima che allenatore) per meglio programmare l’attività futura e lasciate “traccia” a chi guiderà il gruppo dopo di lui. Buone festività.
io utilizzo delle pagelle che inoltro sia all’allievo che ai genitori. è un modo per far capire ad ognuno di loro la crescita e le potenzialità individuali. secondo me non è un eccesso anzi un modo per rendere partecipi tutti. parliamoci chiaro tutti i genitore sono convinti di avere il figlio Messi a casa. il problema non sono i bambini/calciatori, ma i genitori.
Ciao Giampiero
e grazie per il tuo commento. Penso che da piccoli è necessario che il “buon allenatore” debba essere prima di tutto, un ottimo educatore. Avere capacità su tutti i livelli e comprendere quali sono le migliori modalità per far “divertire, giocare e imparare” un gruppo di bambini che, nella stragrande dei casi, viene al campo per “divertimento puro” e/o per scaricare un po’ di energia trattenuta nelle ore di scuola.