L’Effetto dell’età relativa (RAE): uno studio interessante dell’Aurora Desio

Come ben sanno i nostri più appassionati lettori, siamo molto attenti alle dinamiche che interessano i giovani calciatori non solo in relazione all’ambito scouting, ma anche e soprattutto al loro benessere psicofisico.

Nel nostro ebook sul Campionismo del 2015, accennammo al tema dell’effetto dell’età relativa (RAE) nella selezione di giovani talento, indicando quanto fosse chiara in tale ambito l’influenza del mese di nascita (spesso non noto all’osservatore) nel determinare una certa penalizzazione dei ragazzi nati nella seconda parte dell’anno rispetto ai coetanei anagraficamente collocabili nei primi 6 mesi della stessa annata.

Vi riportiamo qui a titolo introduttivo il paragrafo integrale del nostro ebook in cui abbiamo toccato l’argomento, sollecitandovi alla lettura dello studio effettuato presso la sezione ricerca e sviluppo del settore giovanile della società U.S. Aurora Desio, amica di CalcioScouting ormai da tempo. Un contributo molto interessante e qui allegato in PDF sotto l’articolo, che dimostra l’importanza del RAE nella progettazione di metodologie e criteri di lavoro in un settore giovanile.

L’effetto dell’età relativa ed il rischio dropout

 

Esistono vari fattori in grado di incidere sul rischio abbandono nel calcio, frequentemente correlati con alcuni errori che vengono compiuti anche nel processo di individuazione del talento. Uno di questi, poco noto, è legato al fatto che viene posta poca attenzione alla specificità dell’età anagrafica dei ragazzi.

Nonostante infatti una squadra sia formata normalmente da giovani appartenenti ad una specifica annata, la data di nascita è importante nello stabilire la progressività della maturazione fisica ed atletica, oltre che psicologica di un giovane (“effetto dell’età relativa”).

Lo studio di F. Helsen et al. (2005) riguardante Under 15, 16, 17 e 18 provenienti da dieci paesi europei ha dimostrato, ad esempio, come può esistere in squadre selezionate un significativo squilibrio nella presenza di ragazzi nati entro il mese di Marzo rispetto a giovani nati successivamente, sottolineando come nella scelta e selezione dei talenti partecipanti a tornei giovanili  internazionali fossero tendenzialmente più presenti i primi rispetto ai secondi, a causa di probabili vantaggi di tipo fisico ed atletico.

Ampia conferma è documentata anche dallo studio sull’età anagrafica di ragazzi partecipanti al Mondiale Under 17 nel periodo compreso tra il 1997 ed il 2007, dove ben il 40% dei ragazzi è risultato nato nei primi tre mesi dell’anno contro il 16% dei giovani calciatori la cui data di nascita risultava compresa nei mesi di Ottobre, Novembre e Dicembre (Williams, 2009).

 

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