Come osservare la prestazione del calciatore: l’utilità dei numeri

COME OSSERVARE LA PRESTAZIONE DEL CALCIATORE: L’UTILITÀ DEI NUMERI

Come sempre diciamo, la crescita e l’acquisizione di status da parte dell’osservatore di calcio, passa anche dalla condivisione delle informazioni, dalla conoscenza, dallo studio. Non possiamo farne a meno, al pari di altre professioni! Detto questo, ti rimando alla lettura (se non l’avessi ancora fatto) della “Formula del Talento” (clicca QUI) e il “Potenziale Fisico Atletico” (clicca QUI).  

Altro giro di giostra. Parliamo adesso di numeri.

Quanto è importante analizzare la prestazione (di squadra, di reparto o di singolo calciatore) basandosi sulla rilevazione numerica (dati statistici)?

Personalmente non amo le statistiche né tantomeno i numeri. Mi sono sempre affidato alla sensibilità e all’intuito per osservare e identificare un calciatore di prospettiva. Ad oggi, credo che le caratteristiche citate, appunto intuito e sensibilità, facciano parte di una sorta di “attitudine personale” che, insieme alla conoscenza del calcio, nei suoi vari aspetti, avvalorano l’osservazione. Ormai è un dato inconfutabile: i dati statistici, o le semplici rilevazioni numeriche, “completano e ottimizzano” l’analisi rendendola “meno fumosa” e più oggettiva.

Niente di più sbagliato pensare che la lunga esperienza nell’osservazione di calciatori ci erga a “esperti assoluti”, dove “niente e nessuno” può arricchire il bagaglio culturale e le competenze acquisite. Leggo calcio, osservo calcio, ma ci sono sempre tante cose da imparare. La cosa si fa ancora più complessa se l’osservazione è orientata a definire il potenziale di giovanissimi calciatori dove ci sono “valori invisibili” difficili ancora da interpretare in prospettiva futura.

Nel post di oggi andiamo a vedere un esempio pratico di osservazione. Facciamo un esercizio insieme per meglio comprendere la correlazione diretta tra ciò che osserviamo con gli occhi e ciò che misuriamo con i numeri. Vedremo insieme come i numeri possono completare, confermare o smentire ciò che osserviamo. 

ESEMPIO PRATICO DI OSSERVAZIONE

Per meglio comprendere chiameremo l’osservazione in oggetto, “mista” (dato qualitativo integrato dal dato numerico – quantitativo).

Partita domenicale. Si affrontano due squadre nel campionato Allievi Regionali Elité (classe d’età ……..) e sono chiamato a osservare (relazionare) la prestazione di un “singolo” giocatore. Il ragazzo in questione è un “giovane di serie” girato in prestito da società di Lega Pro, detentrice del cartellino, ad una squadra dilettantistica di zona dopo un anno nel campionato giovanissimi nazionali. L’atleta è stato ceduto a titolo temporaneo perché ancora “indietro con lo sviluppo“. Come bagaglio di esperienza il giovane ha un trascorso di quattro anni in un club di serie A dove ha completato il periodo di formazione (scuola calcio). Attualmente gioca “sotto età” di un anno rispetto ai coetanei e agli avversari (classe d’età…….).  Il giocatore in esame ha disputato solamente 4 partite di campionato della stagione corrente per problemi burocratici (tesseramento). Il rientro è stato complicato da una situazione di squadra difficoltosa (bassi fondi della classifica, lunghi infortuni di numerosi calciatori “chiave”). Il suo ritorno è coinciso con 4 sconfitte consecutive, ma il giocatore ha mostrato un crescendo continuo e costante nella performance. Negli ultimi 6 mesi il ragazzo è cresciuto di 15 cm.

Nella partita odierna, la squadra avversaria è una compagine blasonata e di spessore e ha inanellato buone prestazioni (5 risultati utili consecutivi). Il campo in ottime condizioni (sintetico) e di dimensioni regolari. Freddo moderato, brezza leggera. 

Ruolo: difensore esterno destro con attitudine alla difesa. Piede destro. Longilineo tendente al normolineo. Altezza stimata 177 cm circa, peso 58-60 kg. Spalle strette, muscolatura filiforme; distretti muscolari in formazione. 

[/feature_box]La descrizione sopra riportata fa una “prima fotografia” del calciatore. In poche righe sono condensate una “notevole quantità di informazioni“.  Chi in seguito leggerà la vostra relazione (società, procuratore) ne trarrà un’immagine molto dettagliata. In particolare su: aspetto fisico, ruolo di posizione, ruolo tattico, vissuto calcistico formativo, storia calcistica recente, potenziali problemi di reinserimento, classifica squadra di appartenenza, squadra avversaria, situazione ambientale dell’osservazione. 

Nonostante l’età predisponga ad una valutazione simile ad un adulto (16 anni), il ritardo auxologico impone attenzioni e considerazioni in termini di “potenzialità” residua. L’osservazione non si può limitare a ciò che vediamo nell’immediato, ma alle qualità (abilità) percepite (sensibilità dell’osservatore). 

In tale circostanza come ci possono aiutare i numeri?

Prima di vederlo insieme è necessario comprendere che durante le partite di settore giovanile, soprattutto quelle di categorie inferiori, non è facile fare riprese video (molto importanti anche a fini statistici!) per evidenti motivi logistici e ambientali sfavorevoli, ragion per cui ci dobbiamo affidare solo ai nostri occhi e alle nostre capacità mnemoniche, annotando le informazioni essenziali ad analizzare i dati e stilare una corretta relazione.

Proseguiamo.

Conoscendo il giocatore ormai da molto tempo ho deciso di analizzare la prestazione facendomi aiutare da un piccolo software facilmente gestibile da smartphone o tablet. Ho creato un pannello specifico per misurare alcuni parametri, in particolare per il ruolo del giocatore in esame: il difensore. Ogni qualvolta che il calciatore osservato partecipava attivamente all’azione di gioco registravo quanto visto sul tasto corrispondente. Semplice e comodo e con un livello distraente pari allo zero. Dall’analisi della raccolta dati avvenuta a posteriori ho ricavato quanto segue:

tempo di gioco 84′ (tutta la partita) con 45 contatti con la palla di cui:

  • 8 ricezioni palla positive su passaggio radente su 8 (100%)
  • 8 passaggi sul corto radenti positivi su 8 (100%)
  • 1 passaggio sul lungo positivo su 2 (50%)
  • 6 colpi di testa in zona difensiva positivi su 7 (85%)
  • 7 rinvii palla a pulire  
  • 1 inserimento in guida della palla in fascia
  • 3 cross dal fondo (con una nitida occasione da gol)
  • 9 contrasti diretti vinti su 10 (90%)
  • 2 difesa della porta vincenti

Da un’analisi semplice dei dati “numerici” si evince che il giocatore possiede:

  1. un’ottima tecnica di base (ricezione e passaggio);
  2. un buon timing nel colpo di testa difensivo;
  3. il suo punto di forza è la fase difensiva (contrasto diretto, difesa della porta, rinvio lungo a pulire);
  4. una bassa propensione alla fase di regia e attacco; 

Come sappiamo il solo dato non è sufficiente a delineare l’identikit del calciatore. L’osservazione diretta della partita offre maggiore garanzia perché “aggiunge (o toglie) qualità al gesto tecnico o al comportamento tattico”. L’abilità dell’osservatore sta proprio nel misurare l’aspetto situazionale definendo le “interferenze ambientali“, ossia tutti quegli elementi che entrano in gioco durante la prestazione e che restituiscono “valore o meno” al calciatore osservato (comportamento tattico di compagni e avversari). Mi spiego meglio prendendo a riferimento un elemento tecnico osservato registrato.

Il dato sulle ricezioni palla radente (100% positive) mi indica che il giocatore è dotato di una buona sensibilità nel controllo palla (ricezione). Il valore dell’osservazione sta nell’identificare quali siano state le condizioni di gioco che hanno consentito di ricevere palla senza mai commettere errore. Si tratta in definitiva di dare risposta a delle domande.

Il calciatore si è smarcato correttamente?  Ha ricevuto palla “con o senza” la pressione dell’avversario? La postura era corretta? Ha ricevuto ad aprire o a chiudere? Ha dato seguito all’azione con una ricezione a seguire? Ha coperto la palla? Ha attaccato lo spazio? Ha abbinato altro gesto tecnico alla ricezione?

Vediamo insieme che cosa riporta la relazione a proposito della “ricezione palla”.

Il giocatore XXXXXX XXXXXXXX, difensore esterno sinistro, riceve la palla con corrette posture (angolo di campo a maggior visuale) e buone tensioni muscolari, tanto da non commettere errori (100% di ricezioni positive!). Abile nello smarcamento in ampiezza (sfrutta tutto il campo), si fa trovare pronto quando il proprio portiere ha la palla per dare il via alla fase di possesso, sia con rimessa dal fondo che con le mani. Abile nel farsi trovare smarcato per ricevere il passaggio (appoggio laterale o a sostegno) dal compagno di reparto o dal centrocampista interno di sinistra. Poco incline ad attaccare la fascia per ricevere tramite un cambio gioco a parabola alta. Si propone con efficacia in sovrapposizione per ricevere il passaggio rasoterra sulla corsa mentre attacca lo spazio libero o liberato dal compagno. Non ama prendersi rischi quando ha il possesso palla nella propria metà campo e tende a liberarsi velocemente della sfera dopo averla controllata (gioco sicuro), preferibilmente con un passaggio sul corto (100% l’efficacia di questo fondamentale) diagonale avanti o indietro, raramente con un passaggio sul lungo… 

Queste poche righe sono un condensato di informazioni preziose per chi le legge la relazione. Vediamo insieme quali sono le PAROLE CHIAVE che, insieme al dato statistico, rappresentano nel migliore dei modi il calciatore osservato.     

  • CORRETTE POSTURE: giocatore dotato di buon equilibrio dinamico, sa gestire il proprio corpo e il proprio spazio mettendosi nella condizione di “leggere il campo” (visione grandangolare) in modo da avere una visione il più completa possibile.
  • BUONE TENSIONI MUSCOLARI: coordinato e capace di “ammortizzare” la palla a traiettoria radente rendendola subito giocabile (buoni tempi di gioco)
  • ABILE NELLO SMARCAMENTO: buona lettura degli spazi, in particolare dell’ampiezza, effettua il movimento con velocità esecutiva per acquisire un vantaggio sull’avversario. Attento, collaborativo e partecipativo in fase d’impostazione dal basso.
  • POCO INCLINE AD ATTACCARE LA FASCIA: incerto nel dare soluzioni di gioco proponendosi in ampiezza e profondità quando l’azione di possesso è lontana dalla sua posizione (responsabilità di ruolo, copertura inefficace dei compagni, scarsa attitudine o difficoltà nella lettura dello spazio ampio?) 
  • SI PROPONE CON EFFICACIA IN SOVRAPPOSIZIONE: sa leggere lo spazio (stretto) e attaccarlo quando se ne presenta l’opportunità e il compagno è in grado di raggiungerlo con un passaggio sulla corsa.
  • GIOCO IN SICUREZZA: preferisce la giocata semplice e sicura sul compagno (passaggio radente sul corto) per agevolarne la ricezione e per minimizzare la possibilità di errore in impostazione da dietro.    

Questo è solo un esempio per capire quanto sia importante mettere in stretta relazione ciò che si osserva con i dati numerici raccolti. Non solo. La conoscenza del significato di alcune parole chiave contribuisce alla sintesi del lavoro e restituisce una relazione tecnica più leggere e fruibile da parte di chi la legge.

LA RELAZIONE NON È COMPLETA!

TI INVITO A PROVARE a stilare l’identikit del calciatore sulla base dei dati che hai ancora a disposizione, individuando punti di forza e debolezza. Aspettiamo un tuo riscontro. Buon lavoro e a presto.

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3 Replies to “Come osservare la prestazione del calciatore: l’utilità dei numeri”

  1. orlando

    Ottimo nel 1 vs1
    Buona visone di gioco con ottimo difesa della porta.
    Attacca la profondita’ riuscendo a fare ottimi cross.

  2. Mattei Guido

    Questo giocatore di 16.anni così relazionato viene sicuramente bocciato. Non si parla di un suo repertorio tecnico sia di base che estroso. Le finte difensuve, gli arresti e le ripartenze con la palla sulla fascia, i dribbling in zona avanzata per il cross o fuga verso la porta. Insomma un sedicenne che marca, che stacca con tempismo, che sovrappone (e poi cosa fa) troppo poco.
    Giudizio finale PER ME NEGATIVO

    • CalcioScouting

      Buonasera Guido
      grazie per il tuo commento. Quello che hai letto era ed è solo un esempio che
      pone l’accento sull’identificazione di dati statistici utili per dare forma oggettiva (misurabile) alla prestazione.
      Una relazione completa e maggiormente esaustiva è certamente completa e va ad analizzare la “tecnica applicata”, gli “aspetti condizionali” ed anche gli aspetti mentali della prestazione.

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