La preparazione psicologica del calciatore professionista: la doppia fase

La preparazione psicologica del calciatore professionista: la doppia fase

L’attività di preparazione psicologica nel calciatore professionista è caratterizzata da due fasi principali di lavoro: una fase educativa ed una di allenamento e monitoraggio.

Nella fase educativa, è utile comprendere in via prioritaria:

  • i bisogni specifici del singolo atleta (variano considerevolmente da calciatore a calciatore, anche in virtù dell’età, del ruolo, del contesto globale di svolgimento del proprio lavoro).
  • il grado di consapevolezza personale circa i punti di forza e di debolezza soggettivi dal punto di vista psicologico
  • le variabili soggettivamente inibenti e facilitanti le performance
  • il grado di cultura e di istruzione dell’atleta
  • la presenza di eventuali esperienze pregresse dal punto di vista dell’allenamento mentale 

Il calciatore professionista può a questo punto essere orientato in un percorso di implementazione di competenze  e conoscenze che siano in grado di restituirgli anche in chiave conoscitiva  le dinamiche che regolano alcune proprie manifestazioni emozionali, grazie anche ad una sorta di mappatura delle abilità mentali realizzata con il preparatore psicologico.

La fase educativa, che si sviluppa in un arco temporale variabile in funzione di ritmi e disponibilità personali, si pone insomma come obiettivo quello di dare al calciatore una spiegazione del perché e del come specifici fattori psicologici possono influire sull’esperienza personale della propria performance in campo, fornendo all’atleta anche alcune tecniche di base da utilizzare per potenziare ciascuna abilità specifica.

Un passaggio cruciale che rappresenta anche fattore motivazionale importante verso la secondo step, quello che definirei fase di allenamento e di monitoraggio.

In questa seconda gradino della preparazione psicologica – in virtù di quanto rilevato nella prima fase –  il calciatore viene chiamato a realizzare programmi di allenamento mentale dotati di autonomia sostanziale, finalizzati a:

  • verificare, controllare il livello di stress generale,
  • monitorare le necessità di recupero
  • affrontare specifiche contingenze variabili nell’arco di una stagione sportiva (infortuni, scarso utilizzo, difficoltà di adattamento, cambi di squadra)
  • potenziare le proprie abilità e, di conseguenza, il livello prestativo in campo

Il calciatore professionista può contare sia su sessioni di Mental Training settimanali in studio, sia su sessioni opzionali a distanza (es. via Skype) nelle quali, pur in assenza di alcuni requisiti importanti, il percorso può essere ottimizzato in virtù di ritiri, spostamenti geografici o esigenze soggettive specifiche transitorie.

Parola d’ordine?  valorizzazione dei propri margini di crescita ed attitudini mentali.

Dott. Fabio Ciuffini
Psicologo dello Sport
Preparatore mentale di atleti dilettanti e professionisti
Tel.3200298136
(anche Whatsapp)

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