come osservare un torneo di giovanissimi calciatori?

Osservare e Relazionare un Torneo di Giovanissimi Calciatori

OSSERVARE E  RELAZIONARE UN TORNEO DI GIOVANISSIMI CALCIATORI

Regola basilare per ogni osservatore: arrivare all’evento sportivo con una buona preparazione fisica, mentale e organizzativa! Per osservare, infatti, dobbiamo aver ben chiaro il quadro generale della manifestazione, visto che, in tali contesti non essendoci il “calciatore obiettivo” su cui indirizzare l’attenzione, ma un evento con molte squadre, molti calciatori e molto caos, sarà probabile incappare in molte “distrazioni”.

In simili scenari, soprattutto con squadre di buon livello e che partecipano su campi di gara “multipli e attigui”, è praticamente impossibile stabilire le priorità se non conosci lo svolgimento del torneo per questo è importante ottenere il maggior numero di informazioni per poter pianificare al meglio il lavoro.

Conoscere la corretta ubicazione del campo di gioco, l’orario di svolgimento delle partite, il regolamento, le squadre partecipanti, i gironi, gli accoppiamenti delle gare, i tempi di gioco e la durata complessiva è un ottimo inizio già prima di arrivare sul luogo dell’evento!

Di seguito riporto le modalità operative e alcune considerazioni sull’osservazione ad un Torneo di Calciatori della categoria Esordienti. Per motivi di spazio ho riportato solamente la parte riferita alla componente tecnico-tattica. Se interessato puoi scaricare per intero la relazione a fondo pagina attraverso il link.

L’organizzazione che ci ha invitato, ci ha richiesto la Relazione Tecnica Integrata che andasse ad osservare, nello specifico, una proposta innovativa per le Scuole Calcio, proposta che ha già trovato un forte riscontro positivo in altri paesi europei.

L’intervento è stato utile e altamente formativo grazie all’interazione dell’osservatore, dello psicologo specializzato in Psicologia dello Sport e in Calcio Giovanile e del collaboratore impegnato nell’acquisizione di informazioni tramite supporti digitali e colloquio con i vari attori.

Tutto sarebbe stato più complicato se solo l’osservatore avesse partecipato all’evento, in realtà noi ci siamo presentati come una squadra con ruoli e obiettivi definiti.  

MODALITA’ DI ACQUISIZIONE DATI OSSERVATI

  • Osservazione diretta
  • Registrazione su supporto digitale (audio-video-foto)
  • Colloquio
  • Interazione con i collaboratori nelle pause

Osservazione generale sulla struttura che ospita la manifestazione, in particolare sulle condizioni del terreno di gioco, sulle dimensioni dei campi e sulle condizioni di sicurezza. Ho provveduto a vari scatti fotografici per memorizzare i campi di gioco e alcuni dei momenti più significativi del torneo, soprattutto al mattino all’arrivo delle squadre, nel momento del riscaldamento, prima della sessione pomeridiana e alla fine del torneo (premiazione). Le prime 3 partite sono osservate con molta attenzione (focus ristretto) per comprendere “da vicino” le caratteristiche tecniche e “attitudinali” dei giovanissimi calciatori e per farmi un’idea sul livello di competenze dei vari gruppi squadra; in questo contesto mi sono avvalso anche del registratore audio che è andato a sostituire in toto il supporto cartaceo. Il colloquio con alcuni “attori” afferenti al Torneo (organizzatori, formatori e genitori) è stato un momento utile, sia da un punto di vista umano che professionale. Utile lo scambio verbale di informazioni tra il mio staff nei momenti di pausa e dopo la manifestazione. 

FATTORI AMBIENTALI ESTERNI

  1. Località del Torneo
  2. Campo: in erba sintetica di terza generazione, manto in ottime condizioni, dimensioni regolamentari per il calcio a 11 suddiviso, tramite pannelli pubblicitari alti 70 cm dal terreno di gioco, in n°8 aree, perfettamente identificabili, di dimensioni 20x15m (superficie inferiore rispetto al regolamento del metodo tradizionale) con 4 porte di 1,8m circa
  3. Clima: mattina nuvolosa e umida (leggera pioggia a tratti), temperatura 18-20° circa; pomeriggio soleggiato, caldo e afoso con temperatura di 27°
  4. Orari di gioco: le mini-partite si svolgono in n°2 sessioni: ore 10-12 al mattino; ore 14-16,30 nel pomeriggio. Dalle 16,30 alle 17,30 dimostrazione del metodo a squadre miste (n°1 calciatore per squadra) sotto la supervisione dell’organizzatore. Ore 17,30 premiazione di tutte le squadre partecipanti.
  5. Pubblico (prevalentemente genitori): possibilità di entrare direttamente sul terreno di gioco per vedere “da vicino” le mini-partite dei propri figli. Alcuni adulti (genitori?) preferiscono stare “al di là della rete”.
  6. Allenatore: presente al lato dell’area di gioco (lato lungo) insieme alle “riserve”.  In alcuni team allenatore/i e adulti osservano la partita “insieme”.
  7. Lo svolgimento del Torneo è “accompagnato”, a livello acustico, da musica di sottofondo

Nelle mie osservazioni non mi limito a misurare semplicemente “l’evento”, per far questo cerco di dare “completezza” a ciò che osservo; cerco di capire se i fattori “ambientali” tipo la presenza del pubblico, il clima, le condizioni del terreno di gioco, l’importanza della posta in palio, l’orario delle partite, ecc., possono agevolare la performance dei giovanissimi calciatori o, all’opposto, limitare l’espressione dell’attitudine. Nel caso specifico le condizioni ambientali per disputare le mini partite sono buone al mattino, quando l’orario d’inizio è consono all’età dei bambini; le condizioni climatiche sono buone con temperatura di 20°; il campo è in perfette condizioni; non c’è lo stress indotto dal risultato; il formatore (allenatore) non interviene; i genitori sono in campo ma solo per tifare e incoraggiare; la manifestazione è accompagnata da musica di sottofondo; parola d’ordine degli organizzatori: gioco e divertimentoNel pomeriggio, causa il sole e l’afa, associato alla stanchezza delle partite del mattino e al protrarsi del torneo, che ha reso impazienti anche alcuni genitori, le condizioni ambientali sono leggermente peggiorate.

 CARATTERISTICHE SQUADRE PARTECIPANTI

  • Squadre partecipanti n°15 più una squadra femminile per un totale di n°16 squadre
  • n° 11 squadre italiane (6 dilettanti – 4 professionisti); n° 6 squadre europee (4 dilettanti – 2 professionisti)
  • Classe d’età 2004 (all’epoca 10 anni)
  • Squadre composte da 10 calciatori (due sottogruppi – 2 squadre – in gironi diversi)

Dal colloquio con alcuni accompagnatori e l’organizzazione della manifestazione, vengo a sapere che non tutte le squadre invitate sono a conoscenza del metodo proposto. Alcune squadre invece lo praticano regolarmente da anni. La situazione che si presenta è molto interessante perché è un insieme di bambini che hanno in comune solo una caratteristica: l’anno di nascita! Per il resto ci sono squadre appartenenti a società militanti in campionati professionistici e dilettantistici con caratteristiche di cultura, tradizione e formazione (selezione) sportiva molto diverse. Non solo, in tutte le squadre, a tutti i livelli di competenza, alcune società adottano nella propria “Scuola Calcio” il metodo proposto, altre lo conoscono ma non lo praticano, altre non lo conoscono proprio! Il “non conoscere” le regole del gioco, o conoscere il regolamento ma non averlo mai praticato, rappresenta per diverse squadre un limite nell’espressione delle qualità tecniche individuali e, conseguentemente, nel gioco di squadra, ciò è misurabile nelle prime partite del torneo, in particolare nei primi minuti, dove il livello di attenzione dei giovani è nel “fare la cosa giusta” a discapito della velocità di gioco (minore intensità = minor numero di errori commessi).

TEMPI DI GIOCO, NUMERO DI PARTITE E DISPENDIO ENERGETICO

  • Mini partite di 12′
  • Ogni squadra disputa 5 partite al mattino (dalle 10 alle 12) e 2 partite al pomeriggio (14-16,30)
  • Ogni squadra, tra una partita e l’altra, ha 15′ di riposo a disposizione

Dato il numero totale di n° 7 partite disputate nell’arco della giornata si evince che ogni squadra è impegnata per 84′. Considerato che: le partite vengono disputate con la formula del 3>3 più due “riserve”; la riserva entra in sostituzione del compagno ogni qualvolta la squadra realizza (o subisce) un goal che le segnature in una partita sono numerose Ogni calciatore gioca in media 9/10′ su un totale di 12′ a partita. Preso a riferimento questo dato e moltiplicato per il numero totale delle partite del Torneo, 7 appunto, il minutaggio complessivo per ogni bambino nell’arco della giornata è di 70′. In riferimento alle regole di gioco, osservo che ogni calciatore si muove in modo continuo (smarcamento) e collabora attivamente con i compagni di squadra, manifestando nell’azione di gioco una sorta di “moto continuo” che richiede, a livello metabolico, un buona dose di energia. Utile, quindi, come da regolamento, la sostituzione ad ogni goal segnato (o subito) per dare ai giovanissimi calciatori “intermittenza allo sforzo” e la possibilità di recuperare energia. Al fine di una “buona osservazione”, soprattutto se questa deve essere utilizzata per l’identificazione del possibile calciatore di prospettiva, è fondamentale per l’osservatore conoscere la tempistica del torneo; a livello teorico, nel caso specifico, giocando più partite nell’arco dell’intera giornata, presuppongo che il livello di performance “migliore” per ogni calciatore, siano le prime mini-partite della giornata. Se ciò è, per ovvi motivi, inconfutabile, l’analisi del contesto del torneo osservato, mi impone di valutare alcune variabili che possono portare ad un “errore” di valutazione: mi riferisco al tempo di acquisizione delle regole, come accennato sopra, e alla gestione degli spazi di gioco. E’ altrettanto vero che, come da programma, acquisita da parte dei calciatori un’adeguata “organizzazione” degli spazi (prima mini partita), vengono successivamente introdotte “varianti al gioco base” che “obbliga” i giovani ad un veloce e continuo “adattamento”. Se, dunque, le migliori partire da osservare per lo scouting sono le prime disputate, è altrettanto vero che, per il Torneo in questione, l’introduzione di “nuove situazioni ad ogni partita”, impone un osservazione “allargata” a tutta la prima parte della giornata. Regole e gli spazi di gioco proposti vanno a incrementare il consumo energetico complessivo; al “carico metabolico” si aggiunge, quindi, il “carico cognitivo“, che, ai fini dell’osservazione va sempre considerato come elemento importante.

TECNICA APPLICATA E COMPONENTI TATTICHE

L’osservazione delle capacità tecniche dei giovani calciatori inizia con il pre-partita, quando le squadre occupano il campo attiguo a quello principale per effettuare il riscaldamento. Ogni team ha “proprie concezioni della fase preparatoria alla gara”; quasi tutti i gruppi-squadra utilizzano la palla, alcune effettuano un riscaldamento “dinamico” fatto di trame di passaggi e spostamenti veloci in spazi stretti, una sorta di preparazione alle modalità di gioco dettate dal regolamento del Torneo. In alcuni gruppi-squadra il pre-partita è vissuto in maniera più “statica“; è in uso la palla ma ci si limita al “torello”. Un team effettua il riscaldamento “a secco” effettuando esercizi di mobilità articolare.

Il livello tecnico generale della Manifestazione è di buon livello.

I bambini manifestano, con differenze sostanziali, una buona organizzazione di gioco e una buona partecipazione alla manovra collettiva (organizzazione e collaborazione). Il passaggio è eseguito, nella quasi totalità dei casi, rasoterra e con buona precisione esecutiva (dosaggio della forza nei parametri spazio-tempo); la ricezione, visti gli spazi a disposizione, è orientata, allo scopo di ricercare la giocata successiva; nei giovani più evoluti c’è la capacità di “abbinare in maniera naturale” più elementi tecnici all’azione (ricezione/controllo-guida-passaggio) e, allo stesso tempo, adattare e trasformare i movimenti con il modificarsi della situazione (ricezione/controllo-guida-arresto-cambio di direzione-finta/dribbling-tiro).

Buona la capacità di orientamento temporo-spaziale in riferimento agli spazi di gioco che, per alcune squadre, rappresentano una “novità”, così come è una novità l’utilizzo delle 4 porte; su questo punto ho osservato chiaramente delle “differenze” tra chi è abituato a giocare “in questi spazi e con queste regole” da chi, invece, nonostante il buon livello tecnico, non è consono adottare questa metodologia di allenamento. Differenze manifestate positivamente nell’atteggiamento collettivo della squadra che si muove con “tempi e modalità corrette” cercando di….

  • sfruttare l’ampiezza del terreno di gioco;
  • restringere gli spazi in fase di non possesso palla, sial sul portatore che sugli appoggi, chiudendo le linee di passaggio;
  • dare uno scopo preciso al movimento collettivo (il movimento dell’uno richiama quello dell’altro);
  • adattarsi in modo naturale allo spazio e all’uso di varianti di gioco;
  • non risparmiarsi fisicamente;
  • velocizzare l’azione una volta conclusa quella precedente;
  • ricercare giocate “difficili” tipo il passaggio “filtrante”

CRITERI DI OSSERVAZIONE A FINI SELETTIVI (SCOUTING)

E’ proprio su questi elementi che si sofferma la mia attenzione, considerando che, a livello di Scouting, queste sono alcune delle caratteristiche che l’osservatore va a ricercare nei giovani calciatori: in particolare, quello che più colgo in alcuni componenti e in alcune squadre è la “velocità esecutiva del gesto tecnico e dell’agire tattico“. I tempi per dare continuità ed efficacia all’azione sono “estremamente ridotti“.

La conoscenza degli spazi e delle regole, associata a buone abilità tecniche (contesto di gioco), permette al giovane calciatore con queste caratteristiche di “distogliere” l’attenzione dalla palla per effettuare la scelta “migliore” (elaborazione-esecuzione). La componente fisica, data la classe d’età, è un parametro secondario da valutare ai fini della selezione; ad evidenziare questa mia osservazione, i giovani calciatori appartenenti a questo gruppo e con le caratteristiche appena descritte, non presentano infatti misure antropometriche tali da esaltarne la struttura fisica, a dimostrazione, appunto, che i parametri di riferimento per arrivare a individuare un giovane calciatore di prospettiva sono la “spiccata attitudine” al calcio e il “senso di industriosità” evidenziato con il movimento.

Altra importante considerazione riguarda esclusivamente le Società che adottano questo metodo come allenamento base; in questi gruppi-squadra il “vivere la partita in tutti i suoi aspetti” va oltre il risultato di campo, si percepisce infatti la “libertà di sperimentare e di sbagliare” senza il rischio “castrante del rimprovero” da parte degli adulti, allenatore in primis, che rischia di limitare in maniera considerevole la “creatività del giovane calciatore“.

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